Psicoterapia della Gestalt

Ogni psicologo o terapeuta ha un approccio personale alla terapia. Ovvero, la propria cassetta degli attrezzi.
Ho scelto di lavorare con la psicoterapia della Gestalt perché è, a mio parere, l’approccio più ricco e stimolante.

La Gestalt nasce da Fritz Perls assieme a Paul Goodman e Ralph Hefferline che si distaccano dalla psicanalisi per dare vita a una visione degli individui nel “qui e ora”.
La persona non è la sua diagnosi e non sempre è necessario ripercorrere tutte le tappe della sua vita come regola generale della terapia.

Psicologia della Gestalt

….L’idea della terapia nella Gestalt è trasformare gli individui di carta in persone reali: riportare alla vita l’uomo intero della nostra epoca e insegnargli a usare la sua potenzialità innata”

(Fritz Perls, 1971)

Gestalt è un termine tedesco di ampio significato ma traducibile accettabilmente come forma.
La forma è da intendersi come più della somma delle sue singole parti, è dotata di un senso più vasto e complesso capace di “mettersi in figura” rispetto allo sfondo del contesto in cui si manifesta.

Il suo manifestarsi è una richiesta di prendersene cura. La terapia della Gestalt si occupa di questo continuo emergere di bisogni nella relazione organismo-ambiente.

Le arti-terapie

Le arti-terapie sono nate tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 con l’intento di di fornire uno spazio espressivo a persone affette da gravi patologie psichiatriche, talvolta incapaci di esprimersi a parole. Si sono evolute fino a comprendere oggi tutte le possibili espressioni artistiche: pittura, disegno, narrativa, danza, scrittura creativa, teatro, video e foto-terapia

Arti-terapie
Arti-terapie

Tutti i media consentono di esprimere segni, movimenti e immagini capaci di stabilire un contatto con l’interiorità profonda del paziente, specie quando esiste una difficoltà a raccontare il proprio vissuto oppure quando, proprio a parole, il paziente nasconde una razionalità che controlla e blocca la sua piena espressione.

Nel mio studio, ho creato un apposito atelier di arti-terapi dove, se il caso lo richiede, il paziente può fare questo tipo di esperienza anche senza avere alcun talento o propensione artistica.

Ciò che importa è lo scambio, tra l’organismo e l’ambiente, mediato da suoni, immagini, colori o dalla narrazione creativa.

Proprio mettendosi in gioco in modo generativo e dinamico, si può imparare a diventare consapevoli delle proprie emozioni e regolarle.

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